Bonus edilizi, dagli incentivi fiscali metà fatturato per 1 professionista su 3

Il Superbonus ha creato molte opportunità per i professionisti, ma il carico burocratico è considerato eccessivo. È quanto emerge dallo studio “Incentivi fiscali e Superbonus: le opinioni e i problemi dei professionisti”, sviluppato da Fondazione Inarcassa e Ref ricerche.

Dall’indagine, condotta su un campione di 6446 rispondenti, emerge un giudizio non molto positivo sul Superbonus a causa delle distorsioni che ne sono derivate, come l’aumento dei prezzi e le misure antifrode. Meglio gli altri bonus edilizi, che hanno ottenuto giudizi complessivamente migliori.

Bonus edilizi, le opportunità per i professionisti

Dallo studio emerge che 8 architetti e ingegneri liberi professionisti su 10 hanno fatto lavori usufruendo degli incentivi e di questi il 73% ha fatto interventi applicando il Superecobonus 110%. Non solo, 1 professionista su 3 attribuisce più della metà del proprio fatturato dell’ultimo biennio ai bonus fiscali.

In media, il fatturato medio derivante dai bonus ha costituito il 38% del fatturato dei professionisti rispondenti.

Superbonus, aspetti positivi ma è necessaria una modifica

Nell’ultimo periodo, il Superbonus ha suscitato molto interesse grazie all’aliquota, particolarmente elevata, e alla possibilità di ottenere il rimborso in 5 anni anziché in 10.

Per i partecipanti all’indagine, il Superbonus presenta una serie di aspetti positivi. Innanzitutto, l’efficienza energetica (70%), poi l’aumento dell’attività economica (45%) e la maggiore sicurezza sismica degli edifici (27%). Per il 79% dei rispondenti, inoltre, le misure dovrebbero assumere un carattere strutturale, e non più eccezionale o temporaneo, ma a condizione che siano modificate.

Superbonus, difficoltà per i professionisti

Oltre il 50% dei professionisti ha espresso un giudizio negativo su ecobonus 110% e Sismabonus 110%, mentre il Bonus Facciate e le altre categorie di Bonus ottengono giudizi complessivamente migliori (oltre 65% di giudizi positivi).

Le cause sono molteplici. Per il Superbonus, il carico burocratico per l’espletamento delle pratiche viene giudicato come eccessivo rispetto agli iter procedurali consueti. Anche gli effetti del decreto Antifrode vengono percepiti come più dannosi che utili: benché si propongano di perseguire finalità giuste, comportano molti rallentamenti per i professionisti. A risentirne maggiormente è stato il meccanismo di cessione del credito, utilizzato dalla maggior parte dei professionisti coinvolti nei lavori legati agli incentivi fiscali (circa l’85% legate al 110%).

Solo il 10% dei professionisti dichiara di non aver mai riscontrato problemi nelle procedure di cessione del credito mentre oltre il 50% ha procedure ancora non risolte.

Tra gli aspetti negativi, relativi a tutti i bonus edilizi, l’80% dei rispondenti ha individuato l’aumento dei prezzi dei materiali, dovuto alla domanda crescente

Bonus edilizi, più interventi al Nord

Oltre la metà degli interventi agevolati con i bonus edilizi è stata realizzata al Nord. L’altra metà è ripartita in parti uguali tra Centro e Sud.

Al Nord i bonus edilizi tradizionali sono più utilizzati rispetto al Superbonus. Questo fenomeno potrebbe essere spiegato, secondo Fondazione Inarcassa, dal fatto che, trattandosi di Regioni a reddito medio più elevato rispetto ai livelli del Centro e del Mezzogiorno, i cittadini riescono più agevolmente a detrarre dalle imposte i crediti fiscali.

La provenienza territoriale dei professionisti influenza anche il gradimento espresso nei confronti dei bonus.

L’opinione è molto più positiva al Sud (43%), dove una quota più elevata di professionisti (26%) annovera tra i principali aspetti positivi la creazione di nuova occupazione.

Al Centro, i professionisti apprezzano gli effetti degli incentivi fiscali sulla sicurezza sismica degli edifici (34%).

Bonus edilizi, Fondazione Inarcassa: ‘margini di miglioramento’, ‘è necessario che diventino strutturali’

“Il quadro economico attuale è complesso e il nostro comparto è stato colpito fortemente dall’aumento del costo delle materie prime e dall’incremento folle dei costi energetici, ma il settore è in buona salute, anche grazie ai bonus e agli incentivi fiscali – sostiene l’ing. Franco Fietta, Presidente Fondazione Inarcassa – Abbiamo però grandi margini di miglioramento e gli obiettivi definiti nel PNRR, soprattutto quelli legati alla sicurezza sismica, richiedono da parte nostra un ulteriore sforzo.”

“Dai dati emerge chiaramente che i professionisti hanno un’opinione positiva dei bonus che hanno creato loro meno problemi, ma è necessario che diventino strutturali. – conclude l’ing. Fietta – le politiche di incentivi per la riqualificazione del patrimonio edilizio devono diventare strutturali e non spot, come nel caso specifico. Ci troviamo ad affrontare la sfida delle transizioni gemelle (sostenibile e tecnologica) e i professionisti di Fondazione Inarcassa vogliono dare il loro contributo”.

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